Liberato è uno dei santi francescani più oscuri, e i dettagli della vita restano incerti. Secondo la tradizione, nacque a Loro Piceno, trenta miglia a sud di Macerata, ed era imparentato con la nobile famiglia Brunoforte. In età relativamente giovane, si unì ai frati minori a Soffiano, dove si possono ancora visitare i resti del convento. Da francescano, condusse una vita contemplativa, di tipo eremitico, e si presume s’impegnasse con i BB. Umile e Pacifico in un progetto per tutelare la stretta osservanza della regola dell’ordine.
Ancora in base alla tradizione, dopo la morte, nel 1260 circa, i confratelli, portando con loro le sue reliquie e quelle di altri frati deceduti, lasciarono Soffiano per trovare un luogo più congeniale. nuovo convento fu successivamente intitolato a Liberato. È cosa certa che i frati che vissero nel convento poi chiamato San Liberato erano spirituali, membri del gruppo che insisteva su una severa osservanza della regola, che alla fine si separarono dall’ordine, formando il nucleo di questo movimento nelle Marche.
Sono stati fatti dei tentativi per identificare Liberato con un frate anonimo di Soffiano, menzionato nei Fioretti, cui apparve la Madonna, che aprono una questione seria, vale a dire la teoria che Liberato e Pietro di Macerata siano la stessa persona. Il primo, capo del movimento degli spirituali nelle Marche, prese il nome Liberato quando il suo gruppo si separò dai frati minori. Liberato di Loro Piceno fu venerato quasi subito dopo la morte, ma trascorsero quasi cinque secoli prima che il culto diventasse ufficiale, nel 1747; infine, fu approvato da papa Pio IX nel 1868.
Nome: San Liberato da Loro Piceno
Titolo: Frate
Nascita: 1190 circa, Loro Piceno, Macerata
Morte: 1260 circa, Sarnano, Macerata
Ricorrenza: 6 settembre
Tipologia: Commemorazione