La prima intervista è per Giovanna Esposito, la prima ragazza ad entrare nel gruppo di preghiera, ha partecipato ai nostri pellegrinaggi: Lourdes, Mottola, Civitanova Marche e Loreto, si è distinta sin da subito per il suo grandissimo impegno nella recita del Santo Rosario quotidiano e per la pubblicazione di numerosi articoli sul sito. Grazie Gesù per averci donato Giovanna, benedicila e proteggila sempre.

1. Come e quando ha incontrato Cristo?
   Il primo incontro con Cristo, come per tanti, è avvenuto il giorno della mia prima Comunione. Già da piccola mi ponevo molte domande sulla religione e su di Lui. Purtroppo le suore che insegnavano alla primaria, mi avevano presentato Gesù esclusivamente come giudice tremendo e severo. Questa visione fortunatamente è cambiata con il trascorrere degli anni. In primis, grazie all’incontro con il mio primo padre spirituale, Padre Luigi, il quale mi ha permesso di conoscere più approfonditamente Cristo, anche attraverso la lettura delle Sacre Scritture e mi ha dato la possibilità di capire che Gesù  è un Padre amorevole e misericordioso. L’inizio del mio percorso di conversione ad ogni modo è coinciso con un viaggio a Medjugorje nel 2007. 
   
2. Vuole bene a Gesù? Quanto?
   Io amo Gesù, nonostante i miei peccati , le mie miserie e fragilità. Lo amo profondamente e cerco di rendere concreto questo amore provando, per quanto mi è possibile, a metterlo al centro delle mie azioni quotidiane.
   
3. Qual è il passo del Vangelo che le sta più a cuore? Perché?
   “Ecco io sono con voi fino alle fine del mondo” Mt 28, 18-20. Questo passo del Vangelo mi aiuta ad affrontare i momenti di vuoto e di solitudine e anche di timore, con la fiducia in un Dio che cammina sempre al mio fianco.
   
4. Chi è per lei Gesù?
   Gesù per me è l’Amore per antonomasia. Un Dio che si è incarnato in Maria, pur di salvarci. È davvero stupendo tutto ciò! 
   
5. Ha un santo a cui è più affezionata? Perché?
   Si, San Pio da Pietrelcina. La devozione a questo Santo ha origine dalla fede dei miei nonni materni. San Pio mi ha sempre fatto sentire la Sua presenza, soprattutto nei momenti più bui.
   
6. Ci sono preghiere che recita più spesso di altre? Perché proprio quelle?
   Recito principalmente le preghiere tradizionali. Ma ciò che è importante per me è la preghiera che proviene dal profondo del cuore.
   
7. Per il bene dell’anima, quale lettura consiglia a chi leggerà questa intervista? Perché?
   Il Diario di Santa Faustina Kowalska, poiché in questo testo si comprende molto bene il mistero della salvezza, nonché dell’immensa Misericordia di Dio.
   
8. Parlando di discernimento, come capisce se qualcosa viene da Dio o dal nemico?
   Riguardo al discernimento, riesco a capire se ciò che sento è bene, se porta gioia e serenità nella mia anima. Altrimenti se è male, mi agita e mi crea disordine.
   
9. Lei come si difende dagli attacchi del maligno?
   Invoco spesso l’arcangelo San Michele e cerco di non pensare all’attacco del nemico, a non fissare le sue immagini nella mente.
   
10. Ci sono stati momenti nella sua vita in cui ha avvertito più vicina la presenza di Gesù? Le va di raccontarne uno?
    Sì. È stato il momento più drammatico della mia Vita, quello in cui è avvenuta la separazione dei miei genitori. Ho sofferto a lungo per questa triste situazione. Tuttavia il Signore concretamente mi ha fatto sperimentare la Sua Presenza, attraverso l’incontro con persone amorevoli e altruiste, che mi hanno aiutato tanto. E, anche in questa circostanza, l’intercessione di San Pio presso Gesù è stata fondamentale. Molto spesso infatti ho avvertito il suo odore, il misterioso profumo di rose e viole.
    
11. Cosa fa nel suo quotidiano per restare accanto a Cristo?
    Prego sia in modo rituale che spontaneo. Mi avvicino spesso al Sacramento della Riconciliazione, vado alla S.Messa la domenica e, quando mi è possibile, anche nei giorni feriali. Recito quotidianamente il Santo Rosario.