La Medaglia miracolosa è un simbolo di devozione e amore riconosciuto dalla Chiesa cattolica, sostegno per chi cerca la grazia, per chi affronta un momento particolarmente difficile della propria vita, o, semplicemente, per chi vuole ricordare ogni giorno di non essere solo, di avere una Madre infinitamente buona e amorevole che lo sostiene e lo affianca.
Il Cattolicesimo riconosce la possibilità che alcuni uomini e donne particolarmente meritevoli, nel corso dei secoli, abbiano ricevuto la visita di Gesù, o Maria Vergine, o di un particolare Santo o Santa. In occasione di queste visite, questi uomini avrebbero ricevuto messaggi, rivelazioni, perfino ordini, finalizzati al bene loro e di tutta la comunità cristiana. La natura stessa della religione cattolica, profondamente incentrata su una dimensione interiore, di preghiera e meditazione personale, fa comprendere quanto in essa sia importante la presenza di ‘segni’ visibili, a volte perfino tangibili. Sebbene lo spirito rimanga il canale di comunicazione privilegiato per il dialogo dell’uomo con Dio, tuttavia la natura carnale, materiale dell’essere umano esige, di quando in quando, il manifestarsi della Sua presenza su un piano di esistenza che gli è più congeniale. In occasione delle apparizioni l’amore di Dio diventa visibile, si fa carne, presenza, in un’esperienza mistica che trascende ogni comprensione e stravolge chi la vive in modo completo, irrimediabile.
Anche la storia della Medaglia miracolosa (o medaglia della Madonna delle Grazie, o medaglia dell’Immacolata) si collega a questo tipo di esperienza. Questo oggetto di venerazione, dal simbolismo potente, capace di guarigioni insperate e atti prodigiosi, nasce da un’apparizione, da un momento di amore divino fattosi carne e luce, dall’incontro tra una giovane e umile novizia appena ventiquattrenne e la Vergine Maria, in un colloquio notturno durato per ore, fatto non solo di parole, ma di sguardi, gesti, manifestazioni d’affetto e devozione e vibrante speranza.
Perché le apparizioni di Maria, in particolare, sono considerate dalla Chiesa interventi di una Madre amorosa verso i suoi figli, un gesto di misericordia e affetto da parte di colei che, così vicina a Dio, non dimentica tutti coloro i quali vivono gli affanni della vita terrena, troppo fragili, troppo deboli per riuscire da soli a far fronte ai problemi, alle disgrazie, alle infinite prove che la vita pone loro innanzi. Così, di quando in quando, Maria discende a ricordare a chi crede e confida in lei il suo impegno, la sua volontà di aiutare gli uomini e le donne nel loro cammino quotidiano, di sostenerli, caldeggiando sempre e comunque la loro causa agli occhi del Padre.
Così è stato per la Madonna della Medaglia miracolosa, che il 27 novembre 1830 apparve alla futura a Santa Caterina Labouré, giovane novizia nel convento delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli in rue du Bac n. 140, Parigi.
Le apparizioni e la storia della Medaglia Miracolosa
Caterina Labouré, proclamata santa nel 1947 da Papa Pio XII, raccontò di aver assistito a molte apparizioni, nell’arco della sua vita. La prima appena adolescente, quando San Vincenzo de’ Paoli le apparve in sogno per invitarla a entrare nella sua Compagnia delle Figlie della Carità. Durante il noviziato ebbe altre apparizioni, di Gesù presente nell’Eucaristia al di là delle apparenze del Pane, e come Cristo Re crocifisso, spogliato di tutti i suoi ornamenti. Tenne queste apparizioni nascoste per tutta la vita, raccontandole in punto di morte solo al suo confessore
Le apparizioni più famose, per le quali Santa Caterina è ricordata, sono tuttavia quelle dell’Immacolata della Medaglia miracolosa. Esse avvennero nel luglio e nel novembre del 1830, nella Cappella del Noviziato. Il 18 luglio 1830, Caterina aveva pregato con fervore Gesù perché le concedesse di esaudire il suo grande desiderio di vedere la Santa Vergine. Alle 23, 30 si svegliò, sentendosi chiamare per nome, e vide ai piedi del letto un misterioso bambino, che la invitava ad alzarsi. “La Santa Vergine ti attende” le disse il bambino, che emanava raggi di luce mentre si muoveva. Il bambino, che Caterina identificò col proprio Angelo custode, l’accompagnò nella Cappella, dove la Madonna la stava attendendo seduta al lato destro dell’altare. Caterina raccontò: “Allora, ho fatto un balzo per avvicinarmi a lei, e mi sono messa in ginocchio sui gradini dell’altare, con le mani appoggiate sulle ginocchia di Maria. Il momento, che ho passato così, è stato il più dolce di tutta la mia vita. Mi sarebbe impossibile dire ciò che ho provato. La Santissima Vergine mi ha detto poi come avrei dovuto comportarmi con il mio confessore e molte altre cose.”
Parlando dell’aspetto della Vergine Santa Caterina faticava a trovare le parole: “La sua statura era media, e la sua bellezza tale che mi è impossibile descriverla. Stava in piedi, la sua veste era di seta e di color bianco-aurora, fatta, come si dice “alla vergine”, cioè accollata e con maniche lisce. Dal capo le scendeva un velo bianco sino ai piedi. Aveva i capelli spartiti e una specie di cuffia con un merletto di circa tre centimetri di larghezza, leggermente appoggiato ai capelli. Il viso era abbastanza scoperto; i piedi poggiavano sopra un globo; o meglio, sopra un mezzo globo, o almeno io non ne vidi che una metà.” La Santa raccontò di essersi inginocchiata davanti alla Madonna e di aver posato le mani sulle sue ginocchia, in reverenza.
L’occasione in cui la Vergine Santa incaricò Caterina di far coniare la Medaglia miracolosa fu la seconda apparizione, avvenuta il 27 novembre 1830, intorno alle 17,30. La Vergine le disse che quella medaglia sarebbe stata un segno di amore, pegno di protezione e sorgente di grazie per tutti coloro che avrebbero confidato in essa. Sempre la Madonna mostrò a Caterina come dovesse essere questa medaglia. Caterina raccontò che nell’apparizione i piedi di Maria poggiavano su un mezzo globo, che simboleggiava il globo terrestre, e schiacciavano la testa a un serpente verdastro chiazzato di giallo. Le mani della Vergine erano ornate di anelli tempestati di pietre preziose che proiettavano raggi di luce di diversa intensità e colore verso il basso. La Madonna spiegò a Caterina che quei raggi erano: “il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me lo domandano”.
Caterina vide poi formarsi intorno alla Madonna una specie di cornice ovale, e una scritta che andava dalla mano destra alla sinistra di Maria formando un semicerchio di parole scritte a lettere d’oro: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”.
Questa sarebbe diventata l’immagine frontale della Medaglia miracolosa: Maria che schiaccia la testa del Serpente, come preannunciato nella Bibbia (“Io porrò inimicizia tra te e la donna […] questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”, Gen 3,15), mentre dalle sue mani benedette partono raggi di luce, simbolo delle grazie concesse da Dio, e l’invocazione «O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi» a incorniciare il tutto.
Ma l’apparizione continuò, e il quadro mistico parve ruotare davanti agli occhi di Caterina, mostrandole quale dovesse essere il retro della Medaglia: “Vi era la lettera M (iniziale del nome Maria) sormontata da una croce senza crocifisso che aveva come base la lettera I (iniziale del nome Iesus, Gesù). Più sotto poi vi erano due cuori, uno circondato di spine (quello di Gesù), l’altro trapassato da una spada (quello di Maria). Dodici stelle infine circondavano il tutto. Poi tutto disparve, come qualcosa che si spegne, e io sono rimasta ripiena non so di che, di buoni sentimenti, di gioia, di consolazione».
Ecco la spiegazione del retro della Medaglia miracolosa: la M di Maria sostiene la Croce senza crocifisso; il monogramma I di Gesù (Iesus) si interseca con la M di Maria e la Croce, e simboleggia la salvezza recata da Gesù e dalla Madonna, il rapporto indissolubile che lega Cristo alla sua santissima Madre, che diviene così testimone della Salvezza dell’umanità da parte del Figlio suo Gesù e compartecipe all’atto stesso del sacrificio di Cristo; il cuore coronato di spine è il Sacro Cuore di Gesù, mentre quello trafitto dalla spada è il Cuore Immacolato di Maria; le 12 stelle simboleggiano le 12 tribù d’Israele e i 12 apostoli. La stessa Vergine viene salutata anche come Stella del mare nella preghiera Ave Maris Stella.
La Madonna parò ancora a Caterina dicendole di far coniare una medaglia su quel modello: “Tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi grazie specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia.”
Caterina incontrò qualche resistenza, ma alla fine la Medaglia venne coniata, nel 1832, in circa 1500 esemplari, ma subito il suo potere si manifestò con numerosissime guarigioni e conversioni, tanto che fu necessario coniarne milioni di copie. Anche i papi Gregorio XVI e Pio IX ne hanno fatto uso e la Cappella delle Apparizioni è divenuta un luogo di culto e pellegrinaggio.
Oggi si trovano miliardi di riproduzioni della Medaglia miracolosa, in oro, argento e metalli meno nobili. La si può trovare in vendita in tutti i negozi che trattano articoli religiosi, e naturalmente negli store on line
I significati della Medaglia Miracolosa: miracolosa, luminosa e dolorosa
Miracolosa
La Medaglia che la Vergine indicò a Santa Caterina perché la facesse coniare e distribuire è detta Medaglia miracolosa, con riferimento ai numerosissimi casi di guarigione e conversione che provocò. Nel Febbraio del 1832 Parigi era stata devastata da una terribile epidemia di colera, che provocò più di 20.000 morti. Le Figlie della Carità distribuirono in quell’occasione le prime 2.000 medaglie e subito le guarigioni iniziarono ad avere luogo, insieme alle conversioni. Fu per questo che i parigini iniziarono a chiamare la medaglia «miracolosa».
Luminosa
I raggi di luce che scaturiscono dagli anelli alle dita di Maria sono il simbolo delle grazie che lei elargisce a tutti i suoi figli, della sua missione di amorevole intermediaria tra gli uomini e Dio. I raggi di grazia che cadono sulla terra diffondono amore e salvezza, e la luce che emanano simboleggia il trionfo di Maria, prima tra coloro che sono stati e saranno salvati, immacolata fin dal concepimento, portatrice di una grazia speciale, in virtù del Figlio che ha portato in grembo. In questo ruolo di Madre e Salvatrice, Maria uccide il Serpente, causa di tutti i mali dell’umanità.
Dolorosa
Sul retro della medaglia i due monogrammi di Maria e Gesù, i loro cuori trafitti, raccontano una storia di dolore e amore e sacrificio senza fine. In particolare, il cuore coronato di spine di Gesù simboleggia il Suo sacrificio d’amore per gli uomini, mentre il cuore trafitto da una spada di sua Madre simboleggia l’amore di Cristo, che vive e arde dentro di lei, e attraverso lei si riversa su tutto gli uomini.
La Novena alla Medaglia Miracolosa
Il 27 Novembre, giorno in cui Caterina ricevette la visita e il mandato per la creazione della Medaglia miracolosa da parte della Madonna, si festeggia la Beata Vergine Maria della Medaglia miracolosa. In vista di questa data importante, è nata la Novena alla Medaglia miracolosa, che deve essere recitata dal 18 al 26 novembre e ogni volta che si richiedano grazie e consacrazione. La Novena della Medaglia miracolosa dovrebbe essere recitata anche alle 17,30 del 27 novembre, orario preciso in cui ebbe luogo l’apparizione, e in preparazione dei festeggiamenti dell’ultima domenica di giugno.
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te.
O Vergine Immacolata della Medaglia miracolosa, che, mossa a pietà dalle nostre miserie, scendesti dal cielo per mostrarci quanta parte prendi alle nostre pene e quanto di adoperi per stornare da noi i castighi di Dio e impetrarci le sue grazie, muoviti a pietà della presente nostra necessità; consola la nostra afflizione e concedici la grazia che ti domandiamo. Salve Regina. O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te!
O Vergine Immacolata della Medaglia miracolosa, che, quale rimedio a tanti mali spirituali che ci affliggono, ci hai portato la tua Medaglia, affinché fosse difesa delle anime, medicina dei corpi e conforto di tutti i miseri, ecco che noi la stringiamo riconoscenti sul nostro cuore e ti domandiamo per essa di esaudire la nostra preghiera. Salve Regina. O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te!
O Vergine Immacolata della Medaglia miracolosa, tu hai promesso che grandi sarebbero state le grazie per i devoti della tua Medaglia che ti avessero invocata con la giaculatoria da te insegnata; ebbene, o Madre, ecco che noi, pieni di fiducia nella tua parola, ricorriamo a te e ti domandiamo, per la tua Immacolata Concezione, la grazia di cui abbiamo bisogno. Salve Regina
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te.
Terminata la Novena, il giorno 27 si va a Messa, e si recita l’atto di consacrazione
O Maria concepita senza peccato, Madre di Dio e Madre degli uomini,
discepola di Cristo Gesù, voi siete benedetta fra tutte le donne
e tutte le generazioni vi proclamano beata.
Modello di consacrazione a Dio, che santa Caterina Labouré,
che venne a perdere la sua mamma, ha scelto per Madre,
a mia volta io vi scelgo per Madre,
al fine di consacrarmi a Dio Padre.
Stando in piedi ai piedi della Croce, il vostro Cuore immacolato
è stato trafitto dal dolore come di una spada,
e il vostro cuore si è unito al Cuore di vostro Figlio.
Poiché la grazia scorre dal sacro Cuore di Gesù,
su noi tutti, passando attraverso le vostre mani,
accettate il mio essere tutto intero, disponete di me, corpo e anima,
per camminare al seguito di Cristo
e ricevere la luce e la forza dallo Spirito Santo.
In segno di questa consacrazione,
io porterò la santa medaglia con fiducia
affinché il Dio d’Amore, Padre, Figlio e Spirito Santo,
regni nel mio cuore di battezzato
e in tutti i cuori.
A Lui la gloria per i secoli dei secoli.
Amen.
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te.
I fedeli possono anche scegliere di recitare la Coroncina della Medaglia miracolosa, che può essere usata in apertura del Rosario o usata come Novena o Triduo prima del giorno 27 di ogni mese, specialmente a novembre. La Coroncina della Medaglia miracolosa è composta dalla preghiera d’inizio, dalla recita del Credo nella forma breve, da tre suppliche alternate da tre Ave Maria. Si chiude con la Preghiera finale, con un Pater, Ave e Gloria per il Santo Padre.