Maria che scioglie i nodi è rappresentata in un dipinto del 1600 di Georg Melchior Schmidtner conservato nella chiesa di San Pietro ad Augusta (Augsburg), tenuta dai gesuiti. È qui che è stato ammirato dal giovane Jorge Maria Bergoglio, l’attuale Papa Francesco, che allora, nel 1986, si trovava in Germania per un soggiorno di studio.
Affascinato dalla storia di questo dipinto, una volta tornato in Argentina diffuse il culto della Madonna rappresentata in America Latina e poi in tutto il mondo.
Il dipinto deve la sua devozione alla storia che lo lega ad un matrimonio, quello tra il nobile Wolfgang Langenmantel e Sophia Rentz, avvenuto nel 1612 ed entrato in crisi appena 3 anni dopo. L’uomo si recò così dal gesuita Jakob Rem per chiedere consiglio a questi il quale affidò la questione a Maria Santissima, pregandola assieme durante gli incontri.
Il 28 settembre, nell’ultimo dei loro quattro incontri, Wolfgang consegnò a padre Rem il nastro nuziale, quello che si usava durante la celebrazione del matrimonio per legare le mani degli sposi quale segno del vincolo indissolubile.
Ma il nastro bianco appariva pieno di nodi giacché Sophia dopo ogni litigio con il marito, ne aggiungeva uno. Il sacerdote offrì il nastro nuziale alla Vergine dicendo: “Con questo atto religioso innalzo il vincolo del matrimonio, sciolgo tutti i nodi e lo appiano” i nodi si sciolsero miracolosamente e il matrimonio fu salvo.
A ricordare il miracolo accorso ai nonni, decenni dopo il nipote commissionò il dipinto che tanto ha colpito Papa Francesco e del quale ha detto: “Tutti abbiamo nodi nel cuore, mancanze, e attraversiamo difficoltà. Il nostro Padre buono, che distribuisce la grazia a tutti i suoi figli, vuole che noi ci fidiamo di Lei, che le affidiamo i nodi dei nostri mali, i grovigli delle nostre miserie che ci impediscono di unirci a Dio, affinché Lei li sciolga e ci avvicini al suo figlio Gesù.”
Nome: Maria che scioglie i nodi
Titolo: Risolutrice delle avversità
Ricorrenza: 28 settembre
Tipologia: Commemorazione