Si dice che Claudio sia nato in Franca Contea, figlio di un nobile del luogo; certamente portò le armi come ogni giovane dell’epoca, ma all’età di vent’anni rinunciò alla carriera mondana. Visse una vita molto semplice, digiunando spesso e negandosi il sonno. Fu ordinato prete e per dodici anni fece parte del clero diocesano di Besangon. Dopo questo periodo ci sono due tradizioni: una sostiene che sia rimasto sacerdote secolare fino all’elevazione all’episcopato avvenuta nel 685; l’altra invece che si sia ritirato nel monastero di Condat, l’odierno S. Claudio, dove, eletto abate all’età di trentasette anni, introdusse la Regula benedettina e restaurò gli edifici monastici.
Quando divenne vescovo di Besangon era già avanti negli anni e fu riluttante ad accettare la responsabilità dell’amministrazione di una diocesi, ma una volta accettata operò bene. Era assiduo all’Ufficio divino, ascoltava pazientemente le cause ecclesiastiche, seguiva con cura il suo clero e il suo gregge, e diede vita a molte opere caritative. A ottantasei anni finalmente poté deporre questo fardello e si ritirò (o tornò) a Condat, dove morì in età molto avanzata e dove fu sepolto, senza fasto, nella chiesa abbaziale. Tra la gente della zona correva voce che i demoni soggiornassero nelle valli oscure dei monti del Giura, e spesso s’invocava la protezione di Claudio; il suo culto ebbe grande diffusione nel
MARTIROLOGIO ROMANO. Sul massiccio del Giura, san Claudio, che si ritiene sia stato vescovo e abate del monastero di Condat.
Nome: San Claudio di Condat
Titolo: Abate-vescovo
Nascita: 607 circa, Franca Contea, Francia
Morte: 696 circa, Francia
Ricorrenza: 6 giugno
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di: Castiglione Torinese, Ostana
Protettore: dei conciatori, dei fabbricanti di chiodi, dei fabbricanti e commercianti di giocattoli, dai foruncoli, dei tornitori