Figlio di Alfonso IX di León e Berenguela di Castiglia, Ferdinando nacque in Spagna nei pressi di Salamanca. Divenne re di Castiglia nel 1217 e re di León nel 1230. L’unione di questi due regni cristiani rese possibile la sua principale opera: il riscatto di buona parte dei territori della Spagna del sud, in mano agli arabi, e la loro annessione allo stato cristiano.
Dopo la guerra, solo Granada rimase agli arabi e Ferdinando spinse una parte della popolazione spagnola a occupare i territori conquistati, approfittando anche della fuga di molti musulmani. Ricostruì inoltre la cattedrale di Burgos in segno di ringraziamento e restituì le campane rubate alla cattedrale di San Giacomo a Compostella. Ferdinando non fu solamente un militare di successo.
Amministrò il suo regno con giustizia e si circondò di saggi consiglieri come Ximines, arcivescovo di Toledo. Fondò l’università di Salamanca e, probabilmente, anche quella di Valladolid. Fu politicamente tollerante sia con gli ebrei che con i musulmani, anche se incoraggiò i frati a convertirli.
Nel 1219 prese in moglie Beatrice di Svevia e dalla loro unione nacquero sette maschi e tre femmine. Quando Beatrice morì, Ferdinando si risposò con Giovanna di Ponthieu: ebbero due figli e una figlia, Eleonora, poi moglie di Edoardo I di Inghilterra. Ferdinando morì il 30 maggio 1252 e fu seppellito non in vesti regali ma nell’abito dei terziari francescani. Dopo la sua morte si diffuse un enorme culto popolare, che portò alla sua canonizzazione nel 1671. Il suo emblema è un cane grigio.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Siviglia in Spagna, san Ferdinando III, che, re di Castiglia e León, fu saggio amministratore del suo regno, cultore di arti e scienze e solerte nella diffusione della fede.
Nome: San Ferdinando III
Titolo: Re di Leon e di Castiglia
Nascita: 1198, Spagna
Morte: 30 maggio 1252, Siviglia, Spagna
Ricorrenza: 30 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di: San Ferdinando di Puglia, San Ferdinando
Protettore: dei carcerati, del genio militare, delle governanti, dei poveri