I primi racconti scritti della vita di Kevin risalgono solo al X-XI secolo; egli è venerato come il fondatore della celebre abbazia di Glendalough nella contea di Wiclow (Irlanda). Una tradizione orale ha preservato la sua memoria e l’ha abbellita con molte affascinanti leggende irlandesi.
La sua famiglia faceva parte della nobiltà di Leinster, un tempo il casato dominante, poi costretto (v sec.) ad abdicare alla dignità regale. Kevin, o Coemgen (il suo nome significa “il bel nato”) nacque a Leinster, fu battezzato da S. Cronan (28 apr.), educato in un monastero a Cell na Manach (ora Kilmanach) presso Dublino. Secondo la tradizione uno dei suoi maestri fu S. Petroc (4 giu.).
Dopo l’ordinazione si ritirò nella solitudine dei più elevati promontori del Glendalough, la valle dei Due Laghi, probabilmente nella grotta chiamata “il letto di S. Kevin” e il Teampull na Skelling (la chiesa di pietra), una tomba dell’età del bronzo che egli potrebbe aver usato da altare.
Visse da solitario in quel luogo per sette anni, vestito di pelli, dormendo sulle pietre lungo le sponde dei corsi d’acqua, nutrendosi di ortiche e acetosa selvatica. Raccoglieva «le cose desiderate da malati e da gente debole psichicamente», come more e mele, un dato che ci fa supporre che facesse anche il guaritore.
La grotta di Kevin fu scoperta da un contadino, un certo Dima, che lo convinse ad abbandonare la sua solitudine. Non doveva essere in buona salute se è vero che fu portato su una lettiga a Disert Coemgen; qui riunì alcuni discepoli e iniziò uno stanziamento monastico. Secondo una leggenda una lontra gentile gli portava ogni giorno, tenendolo in bocca, un pesce, ma quando uno dei monaci concepì l’idea che con la pelle della lontra avrebbe potuto fare dei bei guanti, l’animale si spaventò e fuggì via. Kevin spostò la sua comunità in una zona lacustre in altura e lì sviluppò l’insediamento definitivo. Secondo una delle Vite irlandesi egli fece un pellegrinaggio a Roma e si racconta che «a causa delle reliquie sante e della terra che portava con sé, nessun santo in Erin ottenne di più da Dio di Coemgen, a parte il solo Patrizio».
Si dice che l’abate Kevin abbia fatto visita al morente S. Kieran (o Ciaran), abate di Clonmacnoise (9 set.), che però fu in grado di parlargli e di regalargli una campana. In età molto avanzata Kevin pensò di intraprendere un altro viaggio a Roma, ma un saggio gli disse che «gli uccelli non covano le uova quando sono in volo». Si pensa che abbia raggiunto l’età di centoventi anni.
Glendalough divenne uno dei quattro luoghi di pellegrinaggio più importanti d’Irlanda (sette visite a Glendalough equivalgono a un pellegrinaggio a Roma); S. Kevin è uno dei principali patroni di Dublino e la sua festa è celebrata in tutta l’isola.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Glandáloch in Irlanda, san Coemgen, abate, che fondò un monastero, nel quale si ritiene sia stato padre e guida di molti monaci.
Nome: San Kevin
Titolo: Abate di Glendalough
Nascita: 498 circa, Leinster, Irlanda
Morte: 618 circa, Irlanda
Ricorrenza: 3 giugno
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione