S. Nazario ebbe la fortuna di avere una piissima madre per nome Perpetua la quale era stata ammaestrata nella fede da S. Pietro, o almeno da alcuni dei suoi primi discepoli. Benchè suo marito, che occupava un posto distinto nell’impero, fosse pagano, ella tuttavia si studiò di ispirare al giovanetto Nazario, suo figlio, un ardente desiderio di consacrarsi a Gesù Cristo. Le sue lezioni ebbero un successo che superò le sue speranze. Nazario divenne un perfetto modello di tutte le virtù cristiane. Ardente di zelo per la salute delle anime, abbandonò Roma, sua patria, si recò a predicare la fede in molti luoghi con un fervore e con una generosità degna di un discepolo degli apostoli. Giunto a Milano i pagani lo arrestarono con un giovane di nome Celso, che lo accompagnava per assisterlo nei suoi viaggi e l’uno e l’altro furono condannati a perdere la testa sotto la mannaia. Soffrirono il martirio verso l’anno 68, poco dopo che Nerone aveva scatenata la prima persecuzione sanguinosa contro la Chiesa.
Il ricordo dei due martiri si perse fino al ritrovamento dei corpi da parte di sant’Ambrogio che nel 395 grazie ad un’ispirazione decise la riesumazione di due corpi sepolti negli orti fuori città. Uno dei corpi, decapitato ma incorrotto, fu ritenuto quello di Nazario e fu trasportato davanti a Porta Romana, dove venne eretta una basilica in suo onore. Nel luogo del ritrovamento delle ossa del secondo, ritenute quello di Celso, sorse un’altra basilica.
PREGHIERA La santità di Naziario e Celso già da te coronati, o Signore, ci difenda ed implori soccorso per la nostra debolezza.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Milano, santi Nazario e Celso, martiri, i cui corpi furono rinvenuti da sant’Ambrogio.
Nome: Santi Nazario e Celso
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 28 luglio
Tipologia: Commemorazione
Patroni di: Vignola, Bareggio, Arenzano, Urgnano, Verano Brianza, Frignano, Bussero, Marcallo con Casone, Sannazzaro de’ Burgondi, Castronno >>> altri comuni